Poesia tradotta da Erika Romano (Università degli Studi di Macerata) e letta da Francesca Di Presa
SE OLTRE IL MIO CORPO
se oltre soltanto
un mancato tocco
un gesto vuoto
un battito mi lasciasse
mi lasciasse qualcosa di minuscolo
minuscolo come un dente di leone
come la sporcizia che si annida sotto le unghie
dunque
solo lì
osserverai se resto
se resto tra l’erba bassa
o nei vasti giardini dell’oblio
come il fiore che strappato
ancora rimane nel distratto olfatto
di quelli che percorrono
vedendo
forse la strada
ma non la rotta
e se sono assente
ovverosia
in nessun luogo mi trovo
in nessun luogo mi ricordo
nominerò tutte le cose
e metterò una canzone
nella bocca di nessuno
qualcuno forse attende il mio richiamo
SI DESPUÉS DE MI CUERPO
si después solamente
un quebrado tacto
un gesto vacío
un latir me quedara
me quedara algo minúsculo
minúsculo como un diente de león
como la mugre que se junta en las uñas
entonces
ahí solo
observara si permanezco
si permanezco entre la baja hierba
o en los amplios jardines del olvido
como la flor que cortada
aún permanece en el desatento olfato
de los que cruzan
viendo
quizás el camino
pero no el recorrido
y si estoy ausente
es decir
en ningún lado me encuentro
en ningún lado me recuerdo
voy a nombrar todas las cosas
y pondré una canción
en los labios de nadie
alguien quizás atienda mi llamado
Leído por Antonio Martínez Arboleda